Massimo Magnocavallo, fondatore e ideatore Academy I Supersportivi
Ho 61 anni, vivo a Ballabio, sono appassionato di montagna dal 1986, istruttore nazionale di alpinismo giovanile. Nel 2015 con la collaborazione di una psicologa clinica e un gruppo di 12 famiglie con figli portatori di disturbi del neuro-sviluppo fondammo una Organizzazione senza scopo di lucro, l’Associazione I Supersportivi, impostando l’attività motoria come strumento metodologico altamente abilitativo.
Ho un trascorso di maestro di nuoto e sono un tecnico federale della disciplina olimpica Triathlon per la quale ho allenato dal 2008 al 2012 i settori giovanili della provincia di Lecco. Nel tempo, dal 2001 ad oggi, e dopo molta esperienza sul campo, nel 2015 con alcuni miei collaboratori abbiamo scritto e pubblicato un manuale intitolato “La Metodologia SSA – lo sport come strumento abilitativo”.
Attualmente collaboro come professionista e terapista sportivo con importanti fondazioni sociali legate allo sport, con enti ospedalieri milanesi e con l’università statale e cattolica di Milano – dipartimento di scienze motorie in qualità di formatore proponendo Stage ai giovani studenti sul tema SSA che è materia di studio a favore di persone con disturbi motori. Mi sono specializzato nel 2012 sul tema sindrome neurobiologica legata all’Autismo e malattie neurologiche rare o rarissime, avendo trattato in questi 11 anni 84 casi clinici con sindromi di Turner, Angelman, X-Fragile, Kleftra, Williams, deiezioni cromosomiche, emiparesi e patologie neurodegenerative quali Parkinson, PSP (Paralisi Sovranucleare Progressiva) a favore di pazienti segnalatemi da dipartimenti neurologici ospedalieri-disturbi del movimento. Ho formato sulla SSA 18 ragazzi universitari, tre di loro hanno presentato la Tesi di Laurea sulla nostra metodologia. Vorremmo realizzare la prima Accademia dello Sport ad indirizzo medico, clinico e universitario per bambini con disagio familiare e bambini speciali per permettere a tutti di frequentare la struttura per fare terapie gratuite con la collaborazione di medici e terapisti specialisti per osservare e valutare i progetti sportivi individuali e personalizzati.
Questo centro potrebbe accogliere i pazienti ospedalieri che hanno bisogno di recupero funzionale motorio che hanno avuto anche diagnosi di tumori del sangue.